Rifugi Sezione

Foto capanna Releccio, inizi XX secolo

14 marzo 2015: Marco Madama al rifugio Bietti Buzzi

“Corono un mio sogno”, sono le prime parole di Madama, classe 1967, casa ad Abbadia Lariana, istruttore regionale di alpinismo e componente del Gruppo Corvi. “Al Bietti – dice – sono salito per la prima volta all’età di soli 5 anni. Mi ci portò mia madre, che allora trascorreva la villeggiatura a Esino Lario in casa di amici, ma sono in effetti da sempre appassionato di montagna. E di rifugi”. Nella gestione del “Bietti-Buzzi” sarà affiancato da alcuni amici: Igor Pecoraro, per cominciare, 30 anni, a sua volta residente ad Abbadia e lui pure istruttore e membro del Gruppo alpinistico Corvi come anche Gianni Locatelli di Pescate, che si occuperà in particolare della cucina avendo maturato ai fornelli un’esperienza importante presso la “Baita Pescate” situata nel parco del Monte Barro e gestita dall’Associazione Amici Baita Pescate. Con loro ci sarà poi la compagna di Igor, Marta Stropeni, 32 anni, agronoma e insegnante a Merate e a Dervio, lei pure da oltre dieci anni nel gruppo Corvi. La “squadra” promette insomma di essere… vincente e Marco Madama, che ha frequentato il corso di roccia della Scuola di alpinismo del sodalizio mandellese nel 1983 e che nel 2009 ha preso parte alla spedizione extraeuropea targata Cai Grigne e Corvi alla Cordillera Blanca in Perù, non ne fa mistero, anche se ammette che “la prima cosa da fare sarà imparare a gestire bene il rifugio”.

14 aprile 2018: Elena Cosmo al rifugio Elisa

Sarà una donna a gestire il rifugio Elisa sul versante Occidentale del Grignone.  “Nasce tutto dalla passione per la montagna, che a sua volta è nata da un’esperienza lungo il Cammino di Santiago – spiega una sorridente Elena – Era il 2010 e da allora non ho più smesso di camminare. Ho iniziato ad andare in montagna con amici ed nata una passione”. Situato a 1515 metri, ai piedi del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari, il piccolo rifugio Elisa di proprietà del Cai Grigne di Mandello del Lario dista, come indicato dai segnavia, 3 ore di cammino dalla frazione mandellese di Rongio. Un rifugio isolato, ubicato lontano dai sentieri “classici”, insomma un rifugio dal quale non ci si passa… non ti intimorisce questa avventura? “No, in alcun modo. Amo e apprezzo i luoghi e le mete remote, preferendole a quelle più turistiche e affollate. Se da un lato è un bene che la montagna sia sempre più frequentata dall’altro lato, per il carattere che ho, preferisco i posti meno battuti e più tranquilli. Quindi posso dire di essere tranquilla e se ci saranno problemi o difficoltà le affronterò a tempo debito”. Riavvolgendo il nastro, prima di questo grande amore per la montagna cosa facevi? “Sono figlia di musicisti ed anche io ho intrapreso questa strada. Mi sono diplomata al conservatorio e per alcuni anni ho insegnato a scuola. Poi c’è stata una pausa di 2 anni durante i quali ho abbandonato il mio violino. Dopodiché, mi sono detta: perché non provare a coniugare montagna e musica? Così nel 2016 è nato il progetto ‘Armonie tra Cielo e Terra’ . E’ stata una bella esperienza, siamo riusciti a portare un po’ di musica, senza esagerare, in 8 rifugi con altrettanti concerti. Poi ho detto: basta. L’organizzazione richiedeva molto tempo così ho preferito fare qualche concerto ma senza organizzare una rassegna vera e propria”. Quindi sentiremo dolci note anche al rifugio Elisa? “Adesso è ancora presto per dire cosa potrò e riuscirò a fare, ma qualcosa cercherò di organizzare. Da sabato ho iniziato a tenere aperto il rifugio, non possiamo definirla un’apertura inaugurale perché ci sono ancora un po’ di lavori da fare, per quella ci vorrà ancora qualche settimana. Quel che è certo, è che quassù con me ci sarà anche il mio violino”. Un contratto di un anno, quello sottoscritto da Elena con il Cai Mandello, che si dice contenta per questa opportunità: “Inizialmente non ci speravo sul fatto che avrebbero scelto me. E’ andata bene e quello che posso dire è che da parte mia ci sarà tutto l’impegno e la passione di sempre. Inizio con tanto entusiasmo e tanta voglia di fare. Colgo l’occasione per ringraziare l’ex gestore Mauro Balatti che mi sta aiutando molto, per me è un punto di riferimento e il sapere di poter contare su di lui mi fa stare tranquilla”.